Godersi un’escursione sugli sterrati di montagna, in sella alla propria bicicletta e senza faticare troppo. Soltanto un sogno? Ormai da qualche anno non lo è più. L’irruzione sul mercato della bicicletta della mountain bike elettrica ha reso possibile ciò che sembrava inimmaginabile. Anche chi non ha un allenamento particolare o non è un cicloamatore incallito, può godersi panorami mozzafiato a basto dispendio energetico. Come funziona una mountain bike pedalata assistita? Bisogna assicurarla obbligatoriamente o no?
Mountain bike elettrica: funzionamento
Una mountain bike elettrica facilita il compito, ma non si sostituisce alle gambe. Guai, insomma, a pensare che sia lei a fare tutto il lavoro al posto nostro. A garantire il funzionamento di una mtb elettrica è il sistema di sensori di cui è dotata. Questo rileva l’inizio della pedalata e fa avviare il motore elettrico. Sul mercato esistono essenzialmente due tipi di mountain bike elettriche:
- Mtb elettriche che rilevano la rotazione dei pedali: il motore entra in funzione dopo aver effettuato mezzo giro (rivoluzione) di pedale. A quel punto il motore fornisce potenza a prescindere dallo sforzo umano. Il compito di chi è in sella è quello di muovere le gambe esclusivamente per far sì che il motore si fermi
- E bike mtb con sensori di coppia: questo sistema rileva la forza impressa dal ciclista sui pedali. In questo modo la pedalata è assistita da subito, mentre andando avanti l’aiuto del motore risulta direttamente proporzionale allo sforzo impresso: più si esprime potenza, più il motore ne fornisce
Mtb elettrico: autonomia, durata batteria
Una mtb pedalata assistita del primo modello esaurirà molto prima la sua batteria. Con i sensori di coppia, invece, lo stile di pedalata risulta essere molto più naturale e armonica, permettendo di effettuare anche chilometraggi lunghi, tra i 50 e i 100. Sulla durata della batteria influiscono fattori come modello di e-bike, peso, itinerari e componente umana. Una mountain bike elettrica di buon livello copre fino a 100 chilometri e la sua ricarica completa si effettua in 3-5 ore. Se si rimane senza carica, non resta che pedalare come si è imparato a fare da bambini. L’unica vera difficoltà, a quel punto, è la pesantezza del mezzo, che arriva a sfiorare i 20 chili.
Mountain bike elettrica: assicurazione obbligatoria?
Come si è capito, una mountain bike elettrica entra in funzione soltanto se si pedala. Per questo motivo è inserita nella famiglia delle e-bike (bicicletta a pedalata assistita), altrimenti note come Pedelec o EPAC. Questa sottolineatura permette di accomunarla a un velocipede a pedali e di essere sottoposta alle regole degli artt. 50 e 182 Codice della Strada: “I velocipedi sono i veicoli con due ruote o più ruote funzionanti a propulsione esclusivamente muscolare, per mezzo di pedali o di analoghi dispositivi, azionati dalle persone che si trovano sul veicolo; sono altresì considerati velocipedi le biciclette a pedalata assistita, dotate di un motore ausiliario elettrico avente potenza nominale continua massima di 0,25 KW la cui alimentazione è progressivamente ridotta ed infine interrotta quando il veicolo raggiunge i 25 km/h o prima se il ciclista smette di pedalare”.
Per tale ragione, almeno in attesa delle annunciate novità normative previste dal Nuovo Codice della Strada, non sussiste l’obbligo di assicurazione, targa e utilizzo del casco durante la circolazione. Assicurare la propria bicicletta elettrica è comunque una scelta intelligente. Per una garanzia totale contro furti e ogni tipo di danneggiamento, è possibile sottoscrivere sul nostro sito la polizza Bicicover, da attivare entro tre mesi dall’acquisto della E-bike per proteggerla totalmente.