In caso di incendio colposo che coinvolge un veicolo, si ha diritto ad essere risarciti? Trovare la propria auto danneggiata da uno scoppio o dalle fiamme è un evento non troppo raro. Sebbene l’assicurazione RCA sia obbligatoria, è risaputo che le polizze standard non coprono fattispecie del genere. Cosa bisogna fare, dunque, per richiedere l’indennizzo? E quante sono le possibilità di vedere la richiesta andare a buon fine?
Incendio doloso e colposo: differenze
Il Codice Penale distingue tra incendio doloso o colposo. Riassumendo il concetto in termini elementari, il primo è quello provocato intenzionalmente, mentre il secondo è accidentale e provocato da una svista. La legge penale inquadra il dolo come coscienza e volontà del fatto: tale condotta, come specificato dall’art. 423 Codice Penale, ha sempre rilievo penale ed è punita con la reclusione. L’incendio colposo può essere invece cagionato per negligenza e beneficiare di uno sconto di pena. In ogni caso chiunque venga ritenuto artefice delle fiamme è responsabile per i danni, come stabilito dall’articolo 2051 del Codice Civile.
Incendio colposo e doloso: la polizza incendio e furto
Per poter richiedere l’indennizzo assicurativo a fronte di un incendio, occorre aver sottoscritto una polizza incendio. Si tratta di una garanzia accessoria dell’assicurazione RC Auto che, in quanto tale, comporta un aumento del premio annuo. Questa copertura riguarda danni materiali e diretti subiti dal veicolo provocati da un incendio o da eventi correlati al fuoco, come ad esempio quelli riconducibili allo scoppio di oggetti o a un fulmine. Non sono invece garantiti i beni presenti all’interno dell’auto, per i quali occorre sottoscrivere un’assicurazione sugli oggetti.
Incendio colposo o doloso: chi paga?
La richiesta del risarcimento danni è subordinata al fatto che l’incendio non sia colposo da parte del soggetto assicurato. Ciò significa che non verrà risarcito tramite polizza furto e incendio tutto ciò che deriva dalla sua condotta. Un esempio può essere quello di una sigaretta lasciata accesa all’interno dell’abitacolo o gettata vicino alla benzina. Tutti quelli che rientrano invece in una fattispecie di incendio colposo o doloso da parte di terzi, sono coperti e risarciti dalla polizza incendio e furto. Esempi di questo genere sono tutti gli incendi provocati da veicoli parcheggiati nei pressi di quello danneggiato. Senza dimenticare gli incendi o scoppi causati da cortocircuito dell’impianto elettrico o dal surriscaldamento del motore. O, ancora, nel caso in cui un fulmine determini l’esplosione del serbatoio.
Prima di sottoscrivere una polizza incendio e furto è sempre consigliato controllare tutti gli eventi coperti, le eventuali esclusioni e le condizioni. Per beneficiare del giusto risarcimento, infatti, è necessario che la dinamica sia contemplata dalla polizza. Se vuoi aggiungere una garanzia accessoria alla tua assicurazione RC Auto o risparmiare sulla tua prossima polizza, affidati a noi. Compara le offerte delle migliori compagnie online e ricevi subito le loro quotazioni. Ti basterà salvare il preventivo gratuito ricevuto e fare la tua scelta entro i 60 giorni successivi.