Un colpo di sonno alla guida, l’auto che sbanda e provoca un incidente. Il sonno al volante è causa frequente dei sinistri stradali. Deficit di riposo che sfociano in colpi di sonno improvvisi sono alla base di una percentuale decisamente elevata di incidenti. Chi paga in questo caso e come risponde l’assicurazione?
Colpo di sonno: quali sono le responsabilità del conducente
Addormentarsi di colpo e restare vittime di un colpo di sonno è davvero un evento imprevedibile? La risposta è negativa. In tal caso, infatti, il conducente è sempre responsabile dei danni che ha, eventualmente, provocato. Un episodio di sonno alla guida è in ogni caso riconducibile alla mancanza di cautela. Se l’automobilista si mette al volante stanco o assonnato, dunque, la responsabilità è esclusivamente sua.
Cosa prevede il Codice della Strada
A disciplinare la materia è l’articolo 141, comma 2, del Codice della Strada: “Il conducente deve sempre conservare il controllo del proprio veicolo ed essere in grado di compiere tutte le manovre necessarie in condizione di sicurezza, specialmente l’arresto tempestivo del veicolo entro i limiti del suo campo di visibilità e dinanzi a qualsiasi ostacolo prevedibile”. Quando si decide di effettuare uno spostamento, pur breve che sia, si deve sempre avere il pieno controllo delle proprie capacità fisiche e mentali. La dottrina è stata più volte ribadita, attraverso sentenze, anche dalla Corte di Cassazione, che non ammette il colpo di sonno alla stregua di un evento fortuito.
Colpo di sonno: sanzioni
Il colpo di sonno non rappresenta una causa di forza maggiore e non esenta da responsabilità. Trattandosi di un evento fisiologico e non patologico, il sonno improvviso non ha giustificazioni e comporta sanzioni. L’art 141 CdS stabilisce che chiunque violi le sue disposizioni, guidando in condizioni di non sicurezza, rischia una multa da 41 a 168 euro. Questa sanzione minima si aggrava se, nelle stesse condizioni, si causano ulteriori violazioni. Questo è il caso ad esempio di un passaggio col semaforo rosso, di uno stop non rispettato, di un investimento. Nessuno sconto è previsto in caso di omicidio stradale, come evidenziato dalla recente sentenza 27410/2018 della Corte di Cassazione, che configura il reato: “Qualora siano presenti elementi idonei a far ritenere che la perdita di controllo del veicolo sia stata determinata non da malore ma da un altro fattore non imprevedibile – si legge – che avrebbe dovuto indurre il conducente a desistere dalla guida”. Se il colpo di sonno che causa incidenti comporta inevitabilmente una sanzione, un disturbo cronico del sonno, benché accertato, può impedire il rilascio o il rinnovo della patente di guida.
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