Assicurazione contro gli infortuni: cosa copre e come funziona

di | 18-06-2020 | News Assicurazioni

Non importa quanto si stia attenti, un incidente può sempre capitare. Una caduta su un marciapiede, una slogatura mentre si fa sport, una brutta ustione mentre si sta cucinando. Gli incidenti fortuiti sono più comuni di quanto si pensi e, nel caso dovesse capitare, è sempre meglio avere un’assicurazione contro gli infortuni.

Assicurazione contro gli infortuni: cosa copre e come funziona

Oltre al dolore e al danno fisici, gli incidenti possono causare anche diversi problemi di natura economica. Pensiamo soprattutto ai lavoratori autonomi, che non possono usufruire della copertura assicurativa fornita dall’INAIL o alle donne che svolgono i lavori domestici. In questi come in altri casi, un’assicurazione contro gli infortuni costituisce una protezione importante contro le spese impreviste. Ma come funziona e cosa copre un’assicurazione contro gli infortuni? E a chi conviene stipularla? Nella guida che segue scopriamo tutto quello che c’è da sapere sulle polizze infortuni.

Sommario

Assicurazione contro gli infortuni: cosa si intende con incidente fortuito

Prima di passare in rassegna le caratteristiche di un’assicurazione infortuni, cerchiamo di capire meglio cosa si intende con incidente fortuito. Questo tipo di polizza, infatti, copre solo le conseguenze degli incidenti fortuiti e non quelle legate a malattie, incidenti sul lavoro o invalidità preesistenti. Con incidente fortuito si intende un sinistro dovuto a un evento casuale che causa lesioni fisiche. Tali lesioni devono essere accertate da un medico e devono determinare una inabilità temporanea, permanente oppure il decesso. La tipologia di infortuni è molto ampia e comprende tutti gli incidenti improvvisi in cui l’assicurato subisce appunto dei danni. Dalla semplice caduta ai colpi di calore o di sole per arrivare all’avvelenamento,  la casistica degli infortuni è davvero molto vasta. Per questo motivo esistono diverse tipologie di assicurazioni contro gli infortuni. Vediamo di seguito le polizze più diffuse: l’assicurazione infortuni e malattie; l’assicurazione infortuni sportivi e l’assicurazione infortuni domestici.

La polizza infortuni e malattie

La polizza infortuni e malattie è una delle assicurazioni più diffuse. Si tratta di una polizza molto generica e per questo motivo completa che tutela l’assicurato in qualsiasi ambito della vita, dall’ambiente di lavoro al tempo libero. In Italia, la salute è garantita dal Servizio Sanitario Nazionale, per cui molti pensano di non aver bisogno di un’assicurazione privata. Tuttavia, se si desidera una tutela maggiore contro le spese impreviste, se ci si vuole rivolgere a strutture sanitarie private o a medici specialisti, l’assicurazione infortuni e malattie è la soluzione ideale. In particolare per i lavoratori autonomi i quali, in caso di infortunio o malattia, non possono usufruire dell’indennizzo previsto dalle assicurazioni delle aziende come nel caso dei lavoratori dipendenti. Nonostante questo, nulla impedisce anche ai lavoratori dipendenti di stipulare una polizza infortuni e malattie, soprattutto nel caso in cui svolgano un lavoro ad alto rischio di incidenti.

La polizza infortuni sportivi

Un’altra polizza infortuni molto diffusa è quella contro gli incidenti sportivi. Molti pensano che a stipulare questo tipo di assicurazione siano solo quelli che praticano sport a livello dilettantistico o professionale ma in realtà non è così. Chiunque fa sport può decidere di stipulare una polizza contro gli infortuni sportivi e, anzi, il nostro consiglio è quello di farlo, soprattutto se si praticano sport rischiosi. Un’assicurazione di questo tipo tutela infatti anche i danni causati a terzi. Immaginiamo di provocare un danno fisico a un’altra persona mentre facciamo sport. Senza una copertura assicurativa le spese da affrontare sarebbero immense. Per questo motivo è molto importante, per chi svolge attività fisica, tutelarsi stipulando una polizza infortuni sportivi. Per ottenere un risarcimento, ovviamente, il soggetto che subisce il danno deve aver subito lesioni fisiche o materiali oggettive e misurabili.

La polizza infortuni domestici

Tra gli incidenti fortuiti più comuni troviamo quelli domestici. Dalle ferite da taglio causate da coltelli, alle cadute da scale o sedie per arrivare alle ustioni dovute all’utilizzo di pentole o al ferro da stiro, tra i soggetti più colpiti in Italia troviamo le donne – che in genere svolgono la maggior parte dei lavori domestici, gli anziani e i bambini. Per questo motivo è altamente consigliato tutelarsi stipulando una polizza contro gli incidenti domestici. Un tipo di assicurazione questa che tra l’altro, con la legge 493/1999, è diventata obbligatoria per alcune categorie di soggetti, come appunto le persone che si occupano esclusivamente della cura della casa per la propria famiglia, senza percepire una retribuzione. Le polizze contro gli infortuni domestici garantiscono un indennizzo in caso di invalidità temporanea, di  invalidità permanente e in caso di morte. La copertura varia a seconda della compagnia di assicurazione e del premio e può includere l’indennità giornaliera da ricovero e da gessatura; il rimborso delle spese mediche; la tutela legale; l’invalidità permanente.

Assicurazione infortuni: cosa copre e come funziona?

L’assicurazione contro gli infortuni funziona come una normale polizza assicurativa. Si paga un premio annuale, il cui importo ovviamente varia a seconda della compagnia di assicurazione con cui si stipula il contratto e delle garanzie scelte, e l’indennizzo viene erogato nel caso in cui si resta vittime di un incidente fortuito. Come ogni polizza, anche quella contro gli infortuni prevede una franchigia e delle esclusioni, due elementi contenuti nel contratto che è sempre bene verificare prima di firmare. Il calcolo del risarcimento può avvenire in modi diversi ma nella maggior parte dei casi si basa sul numero dei giorni trascorsi in ospedale oppure sul numero dei giorni di ingessatura o di convalescenza. Il versamento dell’indennizzo può avvenire in due modi: sotto forma di indennità giornaliera – la cosiddetta diaria – nel caso in cui l’incidente ha causato una inabilità temporanea oppure sotto forma di rendita, nell’ipotesi di invalidità permanente o di morte.

Come viene calcolato il risarcimento?

Per capire come viene calcolato il risarcimento occorre capire la differenza tra inabilità temporanea e inabilità permanente. La prima consiste nell’impossibilità di svolgere il proprio lavoro per un periodo di tempo limitato a causa del danno subito con l’infortunio. L’invalidità permanente invece, compromette in tutto o in parte la capacità lavorativa del soggetto assicurato, il quale non può più svolgere il proprio lavoro e di produrre quindi reddito. Il risarcimento, quindi, viene calcolato sulla base del numero dei giorni in cui l’assicurato non può svolgere la propria attività lavorativa e sull’importo del premio versato all’assicurazione dal soggetto.

 

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