Il fermo amministrativo consiste in un blocco temporaneo dell’automobile, predisposto da autorità giudiziarie o enti locali in particolari situazioni, legate all’insolvenza creditizia di un soggetto. Ma come bisogna comportarsi in questi particolari casi, soprattutto con la propria assicurazione auto?
Fermo amministrativo: cosa è
L’istituzione del fermo amministrativo risale al lontano 1973. Si tratta di un particolare provvedimento posto in essere da enti impositori di diverso tipo (comuni, regioni, Stato, Inps, Agenzia delle Entrate) che viene adottato nei confronti di soggetti in situazione di insolvenza. Il procedimento con cui viene emanato un fermo amministrativo è molto semplice: una volta accertata la morosità del soggetto, l’ente creditore invia una cartella esattoriale e, trascorsi 60 giorni senza che il debito sia stato sanato, gli importi in questione vengono iscritti al ruolo e l’ente interessato può predisporre il fermo del veicolo, previa comunicazione al soggetto interessato.
Non bisogna pensare, però, che questo provvedimento venga adottato solo quando ci sono in ballo cifre molto elevate: il fermo amministrativo può essere predisposto anche in caso di importi molto bassi, che nulla hanno a che vedere con il valore effettivo dell’automobile.
Qualora si venga sorpresi a circolare con veicolo sottoposto a fermo si rischia di incorrere in sanzioni che vanno da 777 € a 3.114 €, oltre alla confisca del mezzo.
Assicurazione auto e fermo amministrativo: cosa succede
Se il proprio veicolo è stato sottoposto a fermo amministrativo le compagnie assicurative procederanno comunque alla stipula del contratto, in quanto non sono tenute a verificare se ci sono particolari provvedimenti di questa natura che interessano la vettura.
L’onere di certificare che il veicolo è idoneo alla guida spetta infatti all’assicurato, come riportato nella maggior parte dei contratti. Qualora però si verifichi un sinistro, le assicurazioni non risarciranno il danno, proprio perché la vettura non è autorizzata a circolare.
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Come rimuovere il fermo amministrativo dal proprio veicolo
Per rimuovere il fermo amministrativo da un veicolo bisogna prima di tutto saldare il debito che ha originato l’emanazione del provvedimento. Quindi bisogna presentare all’ufficio provinciale del Pubblico Registro Automobilistico la seguente documentazione:
- Il provvedimento di revoca originale
- Il certificato di proprietà o il foglio complementare e relativo versamento di 29,24 €.
- In alternativa al certificato di proprietà, il modello NP3 con relativo versamento di 43,86 €.
Cosa bisogna sapere se vogliamo acquistare un’auto con fermo amministrativo
Abbiamo deciso di acquistare un’auto, l’offerta è vantaggiosa, ma il mezzo è sotto fermo amministrativo? Cosa è necessario sapere?
La Legge dice che è possibile effettuare la compravendita, a patto che l’acquirente dichiari di essere a conoscenza della situazione a cui è sottoposto il mezzo. Quali sono le implicazioni di questa presa di responsabilità?
Come già menzionato, qualora si venga sorpresi a circolare con un’auto con fermo amministrativo si rischia di incorrere nelle sanzioni già menzionate, che vanno da 777 a 3.114 €, fino ad arrivare alla confisca del mezzo.
Chi acquista un’auto sottoposta a fermo amministrativo deve perciò essere consapevole che, a meno di saldare tutte le pendenze con la pubblica amministrazione, potrà incorrere in tutte le sanzioni previste per la violazione del provvedimento.