Prima o poi tutti ci troviamo alle prese con la sottoscrizione di un’assicurazione: che sia per un’auto, la moto o la casa, questo momento coincide con una serie di preventivi incrociati, scelta di opzioni aggiuntive e clausole da leggere che possono anche togliere il sonno.
Una volta scelta la compagnia assicurativa però il più è fatto: questo rapporto in linea di massima rimarrà infatti invariato per un anno (o per un periodo più breve), comunque fino alla scadenza della polizza.
Possono però capitare delle situazioni che portano a richiedere l’annullamento dell’assicurazione auto. Vediamo nel dettaglio quali sono le condizioni che lo permettono e come chiedere il rimborso della quota relativa al premio non goduto.
Quando è possibile richiedere il rimborso dell’assicurazione?
Per annullare l’assicurazione auto prima della naturale scadenza del contratto devono esistere determinate condizioni che riguardano lo stato di proprietà del veicolo.
Solo in quattro casi è, infatti, possibile procedere all’annullamento e quindi alla richiesta di rimborso del periodo non goduto, ovvero se il veicolo è stato:
- venduto o dato in conto vendita;
- rottamato;
- ritirato dalla circolazione;
- esportato definitivamente all’estero.
Come richiedere il rimborso del premio non goduto
La documentazione attestante una delle condizioni appena elencate (quindi il certificato di vendita, demolizione o di esportazione all’estero) va consegnata – o inviata tramite raccomandata – alla compagnia assicuratrice, indicando i propri dati, il numero di polizza e la targa del veicolo e allegando il certificato di assicurazione e la carta verde.
Una volta che il contratto sarà chiuso sarà possibile richiedere il rimborso della quota di assicurazione pagata e non goduta.
È bene ricordare che l’annullamento della polizza implica che, alla successiva stipula per un nuovo veicolo, il contraente dovrà ripartire dalla classe di merito più alta. Si può a quel punto pensare di usufruire della Legge Bersani che permette di godere della classe di merito di un familiare convivente.
Vi ricordiamo inoltre che la polizza assicurativa può anche essere sospesa in casi quali, ad esempio, l’auto in conto vendita o la rottamazione.