Con la definizione di rivalsa o regresso in campo assicurativo si fa riferimento al diritto dell’assicuratore, di richiedere la somma liquidata per danni a terzo danneggiato, se verifichino specifiche situazioni indicate nella polizza.
La rivalsa infatti è un diritto delle compagnie di assicurazione che, dopo aver pagato il risarcimento danni alle terze persone coinvolte in un incidente, possono chiedere al proprio assicurato un rimborso qualora sussistano gravi violazioni del Codice della strada, come la guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o psicofarmaci, la violazione delle norme di carico del veicolo, la revisione scaduta o la guida con patente scaduta.
Spesso la compagnia di assicurazione rinuncia alla rivalsa soltanto se l’incidente non ha avuto anche una condanna penale per il soggetto assicurato, ad esempio per lesioni o omicidio colposo. Quando la sentenza diventa definitiva, la compagnia può chiedere la rivalsa e quindi la restituzione della somma pagata alla persona danneggiata o ai suoi familiari.
La rinuncia alla rivalsa da parte della propria compagnia di assicurazione è una clausola che comporta sempre una maggiorazione del costo del premio assicurativo. È però particolarmente utile poiché i danni causati in queste occasioni possono essere particolarmente ingenti.
Ci sono anche clausole di rivalsa più economiche, che non escludono del tutto la possibilità della compagnia di rinunciare alla rivalsa, ma prevedono un limite.
Una tipologia di clausole di rivalsa a cui fare molta attenzione è quella relativa all’identità del guidatore: molte compagnie concedono sconti in caso di unico conducente, oppure se ci si impegna a non far guidare il veicolo a persone sotto una certa età.